Al Prof. Maurizio Mori il premio “Laici per il Mediterraneo” 2018

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Al Prof. Maurizio Mori il premio “Laici per il Mediterraneo” 2018

Al Prof. Maurizio Mori il premio “Laici per il Mediterraneo” 2018

Muni News 23 ottobre 2018 Comments

XI FML – Festival Mediterraneo della Laicità.
Assegnato il premio “Laici per il Mediterraneo” 2018 al termine delle tre giornate centrali del Festival

Il Festival si chiude sabato 27 ottobre 2018 con l’incontro “Laicità ARTE”

Si sono concluse il 21 ottobre con gli interventi di Vera Tripodi – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su: “Sesso, nuovi diritti, nuove forme di genitorialità”; Maurizio Ferraris – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su; “La femminilizzazione del lavoro e di Maurizio Mori – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su “Laicità come criterio per capire la Rivoluzione biomedica e evitare le ingiustizie di genere nel lavoro” le tre giornate centrali dell’undicesima edizione del Festival mediterraneo della Laicità, organizzato dall’Associazione Itinerari Laici, in collaborazione con la Tavola Valdese e LabOnt Torino.
Al termine dei lavori di domenica è stato reso noto il nome del vincitore del premio “Laici per il Mediterraneo” di questa undicesima edizione.

A ricevere il premio ‘Laici per il Mediterraneo 2018’ è stato Maurizio Mori
Maurizio Mori, professore ordinario di bioetica al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e Direttore del Master in Bioetica, Pluralismo e Consulenza Etica dell’università di Torino. Presidente della Consulta di Bioetica Onlus, e direttore di Bioetica. Rivista interdisciplinare, che ha fondato nel 1993. Coordinatore dal 1985 della sezione Bioetica del centro studi “Politeia” di Milano, e dal 2018 membro del Comitato Nazionale per la Bioetica.
Autore di 10 libri e oltre 400 articoli di bioetica e di filosofia morale pubblicati sulle principali riviste italiane e internazionali.

MOTIVAZIONE AL PREMIO A MAURIZIO MORI
Partendo dalla considerazione di Maurizio MORI che la nascita della bioetica si accompagna a quella particolare declinazione del grande processo della secolarizzazione che si è verificata nell’ultimo quarto del secolo scorso. Con “secolarizzazione” ha inteso il disincanto del mondo che è proprio della visione laica.
Sono le biografie a avere valore, e che la vita meramente biologica è equiparabile ai processi fisico-chimici.
L’acquisizione di questo punto cambia radicalmente il quadro della riflessione etica, e ha conseguenze nei più diversi settori. L’individuazione di questi effetti è il compito dei dibattiti dei prossimi anni: dibattiti che vengono attuati a prescindere dal riferimento al trascendente o alla metafisica.
Ecco perché è riflessione laica e, lungi dall’essere limitata a un settore specifico e limitato, investe problemi di ampio respiro e centrali per il futuro della società umana.
Che il Festival mediterraneo della laicità vuole continuare a proporre

Motivazione del Premio goo.gl/8y8Fuj

Biografia Maurizio Mori goo.gl/77WRvz

Assegnazione del premio “Laici per il Mediterraneo” 2018.
Immagini:
Il vice presidente dell’associazione Greetje Van der Veer, consegna il Premio goo.gl/S6G7wT

Ricevimento del Premio. Da sx Maurizio Ferraris, Maurizio Mori, Greetje Van der Veer goo.gl/uaXPWV

Ringraziamenti. Da sx Silvana Prosperi, M. Ferraris, M. Mori, Greetje Van der Veer goo.gl/d69RME

La relazione del prof. Maurizio Mori goo.gl/rosp8t

Il Prof Maurizio Mori goo.gl/9Z7e79
Silvana Prosperi, presidente dell’associazione Itinerari Laici, ideatrice del Festival, ha dichiarato: “In queste tre giornate centrali del nostro Festival studiosi, filosofi, scienziati, letterati, economisti, docenti universitari hanno sollecitato, con le loro relazioni, il dibattito con il pubblico intervenuto al Festival sul tema affrontato quest’anno che, lo ricordo, è: “Sesso e società. Che genere di ingiustizie?”.
Il nostro Festival è stato aperto con due cicli a partire dal 15 settembre: il ciclo Laicità ARTE e il ciclo Laicità CINEMA che hanno preceduto queste giornate, cicli che si concluderanno con l’appuntamento finale di sabato 27 ottobre. Attraverso anche i linguaggi artistici differenti abbiamo coniugato la tematica della edizione 2018, con riflessioni sulla sessualità e sui generi nella società contemporanea, avvalendoci non solo di questi due linguaggi ma poi, nelle giornate centrali di venerdì, sabato e domenica, abbiamo sviluppato la tematica con ospiti prestigiosi.
Maurizio Mori è la personalità premiata quest’anno che abbiamo scelto. Professore di bioetica e neo partecipe del Comitato Nazionale per la Bioetica; una voce sinceramente appassionata alla dimensione culturale laica che lui sostiene anche attraverso i suoi studi e le sue ricerche. Ci ha voluto lasciare un bellissimo ringraziamento che renderemo pubblico a breve inserendolo nel nostro sito www.itinerarilaici.it“

Scritto dedicato al FML2018 da Maurizio Mori goo.gl/VMe4uc

Citazione dallo scritto dedicato al FML2018 da Maurizio Mori goo.gl/DU6BPP

Programma tre giornate centrali con biografie dei Relatori
venerdì 19 goo.gl/Yvfh9s   /   sabato 20 goo.gl/UZ3nE8   /   domenica 21 goo.gl/6rLiG4
Alcuni dei temi affrontati:
Attualmente, la tesi del genere come costruzione sociale è oggetto di un’intensa discussione filosofica. La differenza tra donna e uomo è biologica o culturale? Le categorie di genere sono costruzioni linguistiche che gli esseri umani stabiliscono in riferimento al loro comportamento sessuale? La dicotomia uomo\donna esiste nel nostro modo di parlare e di pensare perché questa differenza è di fatto nella realtà? Simone de Beauvoir, nel Secondo sesso, afferma che la divisione tra donna e uomo non è un dato biologico, ma un momento della storia umana. L’idea racchiusa in quest’affermazione è nota come “tesi del genere come costruzione sociale”: le categorie di genere sono socialmente costruite in quanto sono prodotti della nostra cultura. Questa tesi riflette la convinzione che la differenza biologica tra individui, il fatto di avere corpi con parti anatomiche differenti, non sia un dato sufficiente a fare di noi una donna o un uomo, né a determinare il nostro diverso ruolo nella società.
Come agiscono le differenze di genere per esempio in campo economico rispetto al salario e al reddito pensionistico? L’effetto delle crisi economiche ha un impatto sulla posizione lavorativa ed economica delle donne e ha una qualche relazione con la violenza di genere? La lotta alla violenza sulle donne è una battaglia che deve coinvolgere in modo trasversale donne – e uomini – che i mille sentieri dell’emancipazione talvolta avvicinano, talvolta separano?

La violenza sulle donne ha anche a che fare con una certa immagine del corpo femminile esibita dalla pubblicità e dai media? È stato osservato che per le donne lo sforzo di conquistare l’emancipazione ha oscurato per decenni la dimensione del “bubbone violenza” nell’illusione mai detta, ma implicita e condivisa, che più ci si integrava nell’economia e se ne traeva indipendenza più il tessuto sano dell’emancipazione avrebbe arginato la piaga. Tuttavia, quando finalmente si è iniziato a catalogare e a “contare” in maniera sistematica le diverse forme di violenza – dal femminicidio alle molestie sessuali i numeri hanno scosso quest’illusione, riportando al centro della scena l’urgenza di impegnarsi nella lotta per i diritti. Ma davvero l’emancipazione economica non è in grado di incrinare la violenza sulle donne ma rischia addirittura di alimentarla? Che relazione c’è fra indipendenza finanziaria ed esposizione alla violenza? Se la violenza sulle donne è culturale, come educare alle differenze?

Lo scopo del Festival e dell’Associazione Itinerari Laici, che organizza l’iniziativa, come si legge nel sito ufficiale della manifestazione pescarese (www.itinerarilaici.it), è quello della “piena realizzazione di uno stato laico, neutrale rispetto a tutti i culti, indipendente da tutti i cleri, libero da qualsiasi concezione teologica, che consenta l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge attraverso l’esercizio dei diritti civili garantiti fuori da qualsiasi convincimento religioso e che consenta altresì la libertà di tutti i culti.”
Organizzazione: Associazione Itinerari Laici
Collaborazione Scientifica: LabOnt Maurizio Ferraris
Coordinatrice organizzativa: Silvana Prosperi
Comitato organizzativo: Muni Cytron, Michele Meomartino, Greetje Van der Veer, Paolo Visci
Promozione / Ufficio Stampa: Associazione A.C.M.A.

Eventi per l’undicesima edizione

Laicità ARTE goo.gl/VheaJx   /   Laicità CINEMA goo.gl/uDEx9o   /    FESTIVAL goo.gl/un1Zkf

Web per l’undicesima edizione

sito ItinerariLaici.it  goo.gl/wTDhZN

sito LaicoFestival https://laicofestival.it

per Laicità CINEMA goo.gl/3kjVV6  

Canale Youtube (audio-video delle precedenti edizioni) goo.gl/PoK6pP

Pagina Fb goo.gl/ETDfvU

Programma tre giornate centrali goo.gl/3kZ7jS

Programma tre giornate centrali con biografie dei Relatori
venerdì 19 goo.gl/Yvfh9s   /   sabato 20 goo.gl/UZ3nE8   /   domenica 21 goo.gl/6rLiG4

INFO www.itinerarilaici.it  –  www.laicofestival.it  –  per Laicità CINEMA www.webacma.it/fml-2018

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